Rosso,
come il fuoco,
dentro di noi,
come il colore di queste
lenzuola,
che scivolano sui nostri
corpi lussuriosi,
leggere e morbide,
come un foulard di
seta,
su un sottofondo
di pianoforte jazz.
Rosso,
come questo sogno
che non termina mai,
con l’ultimo acuto,
ma, con le mie braccia
avviluppate ai tuoi
fianchi,
continua, si ferma
ed indugia sornione,
fino a non voler lasciare
mai più, il fondo dei tuoi
occhi….
che, ammaliati, si mischiano
in segreta e trepida attesa,
ai colori e ai profumi,
di afrodisiaci incensi…
Archivio della categoria: Poesia
Quando la pioggia cadrà
Quando cadrà su di noi
la pioggia
lavando tutto l’amore
spalmandolo sul nostro cammino
e il viso si bagnerà dell’acqua
che ci scorrerà in faccia
come fosse vita a perdere,
quando la pioggia cadrà
e io non saprò coglierne il bene
nascondendomi a te
forse tu di bagnerai
del ricordo di me
alzando il tuo grido al cielo,
sarà così che il nome mio
infrangerà le nubi
e il sereno ti accarezzerà il viso…
quando la pioggia cadrà
forse io sarò lontano
ma il ricordo di me
ancora allieterà la tua vita.
Saverio Chiti, 18 aprile 2024
Nel mare del silenzio
Autore: Elena Artaserse –
Le ali spiegate in libertà
bianchi gabbiani in volo
contro nuvole grigie.
In balia d’un infido mare
migratorie creature
forgiate nel dolore
avvolte dalle tenebre
nel cuore la speranza
di ridestarsi sotto un fulgido sole come Persefone
che rinasce e poi muore.
Lo sciabordio dell’onda sugli
scogli ,sovrasta la silenziosa
preghiera su labbra sigillate
di figure mute.
Mi accendi la vita
Autore: La Passionaria –
Amore,
mi accendi la vita
di dolci emozioni,
di tentazioni
Sete d’anime,
incendio d’anime,
voglia di vivere,
Volo sconfinato
ebbro di emozioni,
brividi infiniti
Naufrago nel mare,
come stella cadente
mi bagni di luce
Riemergo, mi asciugo
e torno a volare
oltre il tempo e lo
spazio.
Ti lasci andare,
farfalla ti trasformi,
mi lasci andare per
ritornare….
Congiunti, insieme,
vi è un grido di gioia,
regina di cuori,
re di fiori…
Passi nella luce
Autore: Saverio Chiti –
Vivo nella totale inopia
del niente che fa il paio
col nulla
e attorno a me
in quest’infinito alveare
il buio si manifesta
così spesso
da prendere il sopravvento
in questi giorni
resi attoniti
dallo smarrimento
chissà se la luce tornerà
a donarmi nutrimento
o se mani ferme
mi avvolgeranno a sé
in quel caldo abbraccio
ch’è vita da vivere
e vivo ogni malessere
con l’illusione del giusto
di colui che ha
una caduca visione
nell’imperitura voglia
di migliorarsi ai suoi occhi
nonostante il nulla
sia tuttora il mio quotidiano.
© Saverio Chiti, 6 novembre 2023
Piano tu, violino io
Autore: La Passionaria –
In questo pallido chiarore,
ascoltando un’eco di
leggerezza
mi lascio ondeggiare tra
le note di un piano.
Io violino mi lascio
suonare; mentre attendo
inquieta chi
per primo spezzi questa
magia
e ne interrompa il ritmo.
Io violino, mi lascio sfiorare
da un suono che mi placa
il respiro.
Si… da te mi lascio cullare,
in quell’amplesso di sinfonie;
mentre mi accompagni unendoti
a me.
Piano tu… violino io,
che dolce connubio che sento,
nel profondo del cuore
dove regna l’amore…
Ti prego,
non lasciarmi solo stasera,
perchè con te mi sento
rinascere,
sotto lo sguardo di
quest’intrigante
luna…
I cancelli del cielo
Autore: Elena Artaserse –
Nelle stanze del cielo
si attarda il gelo
di una notte senza luna.
Cupe ombre danzano nell’aria
sentinelle silenti
punteggiate da pulviscoli d’oro
oscurano la timida luce
di un sole nascente.
Nuvole grigie
formano complessi arabeschi
che magicamente si trasformano
in cancelli bruniti
che io vorrei varcare
per accedere alle stanze
in cui scrupolosi guardiani
custodiscono il mistero della vita.
A te semplicemente
Autore: La Passionaria –
Ti amerò nei giorni caldi
dell’ estate
e in quelli di ghiaccio
invernali,
ti amerò guardando i fiori
sbocciare,
e le foglie scivolare
nel vento…
Amerò i tuoi occhi,
la tua voce ,il tuo profumo,
in ogni attimo della
mia vita
e mi mancherai
quando partirai,
piangerò per riempire
di lacrime le giornate,
in cui non potrò vederti…
Ti cercherò fra la gente,
in silenzio,
e chiudendo gli occhi,
rapirò al vento,
il suono della tua voce;
da lontano ti guarderò…
E con il cuore,
scatterò fotografie,
da incollare dentro
me,
per riempire quelle pareti
vuote,
e sentire meno il nulla…
Amerò la notte,
con i sogni,
ti raggiungerò e
sarai cullato dal mio
cuore,
e quel poco di te,
che la notte mi donerà
domani diventerà
poesia…
Dal bla bla bla stremata
Autore: Elena Artaserse –
Il mio timor s’accresce
se porgo ascolto
ad occulti pensieri
ma di più m’incupisce
il pozzo di silenzio
riempito di parole.
Assordante frastuono
e mercanzia
l’ordinario ciarlare
che oltraggia la mente
e blandisce l’assopite
coscienze dei meschini.
Adoro il palpitare delle ciglia
quando a voce
s’esprime un’emozione.
Preziosa panacea
per il mio cuore
che pacatamente s’allieta.