Autore: mp47pasquino
Del mancar disserto
scevro di quello che sarà, di certo
non saprò né voglio far l’esperto…
Dovendo spinto da un affondo
immaginar profondo
mi colma e nega quel chiarir ch’è opaco
l’ego misterioso d’un andare da ubriaco
E danza spettro e s’avvicenda brusco
turbinar che spossa, cappa va’ accecando
come tarlo erode s’avvicenderà calcando
dubbio alterno, scarno di certezze cui lambisco
Morde fendendo, in limitar m’avvinghia, svanisco
al replicar capestro, un credo d’incertezze, losco
somma, come mai sa fare creste dominanti, spurie
saltella e svetta in croce a dominar penurie.
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