Nostalgia dell’immenso
Vago, per le vie del mondo
cercando, il mio cammino
barcollando, sul ciglio dell’infinito.
Ubriaca di ricordi,parlo ai pesci ed agli uccelli
sorseggiando, il mattino nel silenzio
impaziente, di trovare il sole.
Affido l’anima ai sogni, che volano come foglie al vento
sugli arazzi di stelle, in quei mondi irreali
così vicini, così lontani.
Ascoltando, canti angelici che si fondono
nel mormorio di un ruscello tra i profumi di petali di fiore.
Tutto scorre, nell’alchimia di parole nelle parole
nella forma dei pensieri, nell’idillio di un sogno nel passato
tanto creduto, tanto cercato …
Ancora una volta, chiudo gli occhi per sognare.
Giulia Gabbia
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