Senza pioggia

scende copiosa

acqua dal cielo

e sosta nell’anima

bagnando gli occhi.

Aliti di vento

corrono in brividi di pelle

verso tramonti improvvisi

e di sera il canto del mare

raccoglie raggi di luna

per rischiarare di luce la notte.

Tale bellezza agli occhi

non placa gli affanni del cuore

e ti cerco

dove so di non trovarti

come alibi per il mio dolore.

Il vento sferza il mio viso

passi pesanti

sollevano la polvere

ma niente risuona dentro

e l’albero si sveste

di foglie arse di giallo.

Di tristezza è pregna l’aria.

Chissà perché la morte

lascia questa notte

le orme sul cuore.

Letture 5